WHO DNA: DESIGN NATURAL ATTITUDE

È sempre difficile tracciare un proprio profilo, sia esso personale o professionale. Più semplice è tracciare una mappa delle proprie passioni e tentare di comunicarle. Le mie hanno sempre avuto a che fare con le immagini, con il disegno e la pittura, con gli oggetti, insomma con le arti visive. A mio padre, pittore di talento, devo sicuramente il merito di avermi reso partecipe della sua stessa passione. A lui devo la conoscenza del colore, della luce e degli odori di quel mondo. Alla Pop Art, essendo cresciuto a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, il fascino di un tipo di comunicazione nuova, eclettica, materica e sperimentale. Una fonte inesauribile di ispirazione è stata per me il mondo del Fumetto. Mi ha letteralmente coinvolto, insegnandomi il disegno, le proporzioni, la sintesi. Per non parlare del Design industriale, che proprio in quegli anni raggiungeva in Italia livelli altissimi diventando un faro per il mondo intero. Fermento, questo il termine, perpetuatosi poi più avanti, negli anni ’80, un decennio che ha segnato una vera e propria rivoluzione nell’ambito della Comunicazione. Sono stati proprio gli anni ’80 per me l’inizio. Dopo gli studi artistici, cominciai a muovere i miei primi passi come illustratore. La Pubblicità, il Marketing, vissero un momento molto stimolante e pieno di opportunità. Di li a poco sarebbero comparsi i primi PC e con essi i primi programmi di grafica e illustrazione, che resero i processi esecutivi più veloci, aprendo a nuove sperimentazioni. Nuove e vecchie tecniche si fusero. E poi Internet, che avrebbe segnato una nuova rivoluzione sociale, un mondo di opportunità, nuove forme di comunicazione e aggregazione sociale. Una continua evoluzione che continuerà a coinvolgerci, lasciando intravedere nuovi orizzonti, imponendoci nuove sfide.

La mia esperienza, la mia passione per il design, nel senso più ampio della sua applicazione, deriva dall’aver osservato e preso parte nel mio piccolo a questi mutamenti. La nascita e lo sviluppo di un progetto, che sia un logo, un sito internet o il design di un oggetto, risponde a criteri estetici, non solo funzionali, che sono influenzati a loro volta dall’estetica di altri oggetti, in un connubio capace di mescolare, ad esempio, le linee di un idrovolante degli anni ’30 dello scorso secolo con quelle di uno smart phone degli anni ’10 del nostro secolo. Che questi oggetti siano lontani tra loro è solo apparenza. Sono frutto di una attenta analisi, finalizzata ad un preciso scopo, il successo. Le loro linee, la loro funzionalità, la loro estetica, il modo in cui si è inteso comunicarli hanno, di base, lo stesso attento approccio.

Tutti questi elementi, tutte queste contaminazioni, le esperienze che ho fatto, il privilegio di aver potuto incontrare Clienti e colleghi con i quali costruire e condividere idee e progetti, costituiscono il mio patrimonio, il mio DNA.